In sintesi:

gli spostamenti saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti SOLTANTO per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione;

sui mezzi pubblici (treni , autobus, tram, pullman....) e nei luoghi chiusi aperti al pubblico è obbligatorio l’utilizzo delle mascherine: con apposita ordinanza è stato fissato ad euro 0,50 il prezzo delle mascherine modello chirugico;

sarà consentito l’accesso ai parchi e ai giardini pubblici nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di non consentire l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza; le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimangono chiuse;

- sarà consentita la celebrazione dei funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone. Inoltre, nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza;

- chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria ha obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico;

- ristoranti, pizzerie ed altre attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto direttamente presso il negozio, da consumare a casa o in ufficio;

- per quanto riguarda lo sport, a partire dal 4 maggio saranno consentiti gli allenamenti a porte chiuse degli atleti di sport individuali;

le attività didattiche delle Università e delle Scuole di ogni ordine e grado continuano con la modalità a distanza;

continua ad essere vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o privati.

A partire dal 4 maggio inoltre potranno riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di vendita di immobili e il commercio all’ingrosso: per queste categorie, a partire dal 27 aprile sarà possibile effettuare le attività necessarie per la riapertura, e la sanificazione degli ambienti per la sicurezza dei lavoratori .

Le attività sociali e socio-sanitarie dei Centri Diurni per Disabili, possono essere riattivate dalle Regioni, con appositi protocolli per la prevenzione del contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.

Per il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi.

pdfTesto completo del Decreto 26 aprile 2020 
pdfOrdinanza Commissario Straordinario n.11/2020

http://www.governo.it/it/articolo/nota-della-presidenza-del-consiglio/14521

https://youtu.be/lVsCRhs14nA